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Regio Retica: l’anello alpino che unisce svizzeri e italiani

Dalle montagne dell’Engadina alla Valtellina italiana: chi vive qui attraversa il confine quasi ogni giorno, per lavorare, fare la spesa o scambiare servizi. La Regio Retica può essere immaginata come un grande anello nelle Alpi, in cui tutto è collegato: ciò che accade da una parte ha un effetto diretto sull’altra. La regione si estende su oltre 4000 km² e conta quasi 200 000 abitanti, distribuiti tra il versante svizzero e quello italiano. Con la Regio Retica nasce un modello per il futuro: una regione che pensa e agisce in modo comune al di là dei confini.

Molte persone sono pendolari, altre dipendono dai servizi sanitari e assistenziali oltre confine e anche nel turismo ci sono innumerevoli punti di contatto tra il versante svizzero e quello italiano. Maurizio Michael, attivo da oltre 20 anni in progetti transfrontalieri, lo riassume così: «Senza la manodopera italiana, soprattutto nel settore dell’assistenza, alcuni servizi in Svizzera non potrebbero essere mantenuti». Il confine è visibile, ma lo scambio permanente e la stretta collaborazione fanno ormai parte della vita quotidiana. Regio Retica vuole ora istituzionalizzare questa realtà.

Dai progetti alle strutture

Finora la cooperazione transfrontaliera si è basata soprattutto su singoli progetti e sull’impegno di persone motivate. Con Regio Retica si vuole ora creare una struttura permanente. La base è costituita dal programma Interreg Italia-Svizzera e dalla Nuova politica regionale (NPR). Interreg è uno strumento europeo di sostegno alla cooperazione transfrontaliera. Come sottolinea Maurizio Michael, la Svizzera ha un ruolo particolare in questo contesto: pur non essendo membro dell’UE, partecipa al programma con fondi propri.

Mentre Interreg crea il quadro per la cooperazione transfrontaliera, la NPR dà l’impulso decisivo affinché i risultati siano radicati nelle regioni stesse. Maurizio Michael spiega: «Interreg ci apre le porte alla cooperazione con l’Italia. Allo stesso tempo, la NPR ci obbliga a dimostrare in modo chiaro il valore aggiunto economico e sociale per la parte svizzera». Interreg offre uno sguardo oltre confine, mentre la NPR fa sì che ne derivino strutture durature, a beneficio della popolazione e dell’economia.

Val Morteratsch: Sicht auf Piz Palü & Piz Bernina ©Andrea Furger

Tra vicinanza e differenze: il ruolo dei traduttori

A prima vista, il sud dei Grigioni e la Valtellina si somigliano: una lingua comune, tradizioni affini. Eppure ci sono differenze significative nei sistemi politici, nei percorsi formativi, ma anche semplicemente nel significato delle parole. Maurizio Michael lo descrive così: «A volte basta una sola parola che in Italia ha un significato diverso rispetto alla Svizzera. La parola «strategia», ad esempio, in Italia è spesso equiparata a un periodo di cinque anni, ovvero la durata di una legislatura. In Svizzera, invece,  una strategia è la base di un progetto. Ciò richiede mediazione, non solo nella lingua, ma anche nella comprensione culturale».

Anche i diversi sistemi fiscali e gli accordi amministrativi rappresentano ulteriori ostacoli per i progetti transfrontalieri, spesso impegnativi quanto le differenze culturali. È qui che entra in gioco il progetto Regio Retica: riunisce i vicini attorno a un tavolo, rende visibili le differenze, media e crea così nuova fiducia.

Corvatsch: Aussicht Fuorcla Surlej ©Engadin Tourismus AG

Uno sguardo al futuro

Fino all’estate 2025 sarà in corso un’ampia analisi socioeconomica che esaminerà la mobilità, il mercato del lavoro e i servizi su entrambi i lati del confine. Sulla base di questa analisi, entro il 2026 dovrebbero essere avviati i primi progetti pilota, come ad esempio un biglietto dell’autobus comune per facilitare la mobilità transfrontaliera o una carta turistica che colleghi le offerte dell’Engadina e della Valtellina. Entro il 2027, Regio Retica non solo avrà realizzato i progetti, ma sarà anche una regione transfrontaliera riconosciuta giuridicamente. In concreto, diventerà una regione dotata di una struttura giuridicamente vincolante.

Uno sguardo ad altre regioni mostra cosa è possibile realizzare. Il progetto Interreg Via Spluga, un classico tra i percorsi culturali ed escursionistici tra Thusis e Chiavenna, genera un fatturato annuo di circa un milione di franchi svizzeri. Pensato fin dall’inizio come strumento di sviluppo regionale, ha riunito comuni, organizzazioni turistiche e istituzioni culturali per creare un’offerta sostenibile. Il percorso non è quindi solo un’attrazione culturale e turistica, ma anche uno strumento per garantire posti di lavoro, promuovere l’identità regionale e rafforzare il valore aggiunto locale.

Questo articolo si basa su un colloquio con Maurizio Michael, da oltre 20 anni esperto di cooperazione transfrontaliera e uno dei promotori del progetto Regio Retica.

Per saperne di più su Interreg e NPR e su come questi programmi aiutano le regioni a plasmare insieme il loro futuro:

Wurste_regiosuisse-Konferenz 2025

Il Cantone di Turgovia mostra la diversità della creazione di valore regionale

Alla conferenza regiosuisse di quest’anno, il Cantone ospitante di Turgovia ha presentato eccellenti esempi di creazione di valore regionale. Lasciatevi ispirare!

Già all’arrivo alla Certosa di Ittingen, i partecipanti sono stati immersi nel tema della conferenza regiosuisse di quest’anno: «Attivare il potenziale delle catene del valore regionali per un’economia sostenibile». La Certosa è un monumento storico di importanza nazionale, situato in posizione idilliaca sopra la Thurtal, che come ex monastero ha contribuito per secoli alla creazione di valore aggiunto regionale. Ha prosperato grazie alla viticoltura. Oggi, per la Fondazione Certosa di Ittingen è molto più difficile procurarsi i fondi necessari per la gestione e la manutenzione del complesso storico del convento. La Certosa non è solo un centro seminari con ristorante, ma anche una tenuta agricola, due musei, un istituto per la vita e il lavoro assistiti e un centro di spiritualità. La Fondazione punta consapevolmente sull’autosufficienza e sulla sostenibilità locale. Il grado di autosufficienza del ristorante è pari al 57%.

Kartause Ittigen
Kartause Ittigen

Dal valore aggiunto interno alla catena del valore regionale

Mark Ziegler, procuratore della fondazione, ha affermato nel suo discorso di benvenuto: «La sostenibilità e l’autosufficienza non sono economiche. Per questo motivo puntiamo ora sulla collaborazione in tutta la regione, ad esempio nella vinificazione o nell’allevamento di suini. Insieme ai partner regionali possiamo aumentare il valore aggiunto». Il credo della Certosa sta cambiando: dalla creazione di valore interno al rafforzamento delle catene del valore regionali. Grazie alla collaborazione con i partner regionali adeguati, è possibile ridurre i costi senza dover scendere a compromessi in termini di qualità o sostenibilità.

Attrattiva del luogo e turismo a Frauenfeld

La capitale del Cantone di Turgovia era rappresentata alla conferenza regiosuisse con due esempi relativi alla qualità della sede: da un lato è stato presentato il festival di arte di strada di Frauenfeld come motore della creazione di valore aggiunto regionale, dall’altro è stata messa in primo piano la caserma cittadina di Frauenfeld. Gli edifici precedentemente utilizzati dall’esercito sono stati aperti alla popolazione e sul sito si sta creando qualcosa di nuovo in modo collettivo. A tal fine è stato avviato uno sviluppo partecipativo. La Nuova politica regionale della Confederazione e del Cantone ha sostenuto il progetto con uno studio di fattibilità per un futuro «Mercato di Turgovia», che nella caserma cittadina diventerà una vetrina innovativa per i prodotti, i servizi e le idee di Turgovia. Con la realizzazione del Markt Thurgau, la caserma cittadina dovrebbe attirare un pubblico che va oltre i confini del Cantone e della città, diventando così un punto d’incontro di rilevanza sovraregionale. 

Entrambi i progetti hanno dimostrato che i progetti innovativi sviluppati con e per la popolazione contribuiscono all’attrattiva di una località e alla creazione di valore aggiunto a livello regionale.

Naturalmente efficace sul Lago di Costanza

Durante la conferenza è stato presentato un altro progetto innovativo: la creazione di un cluster svizzero per la fitomedicina sul Lago di Costanza. Il «PhytoValley» mette in evidenza l’importanza economica del settore della medicina naturale locale. Vi partecipano aziende come A. Vogel, Zeller, Rausch o hepart. Il cluster promuove la collaborazione e lo scambio tra le aziende e le organizzazioni lungo l’intera catena del valore della fitomedicina, nonché con la politica, l’amministrazione e la popolazione.

Si concentra principalmente su due aree: in primo luogo, l’acquisizione e la formazione di personale qualificato e, in secondo luogo, il rafforzamento dell’attrattiva della regione attraverso lo sviluppo sostenibile della produzione di prodotti naturali mediante tecnologie innovative. 

Schonholzer
Walter Schönholzer, consigliere di Stato del Cantone di Turgovia

Per Walter Schönholzer, consigliere di Stato del Cantone di Turgovia, la creazione del «PhytoValley» è un eccellente esempio dell’effetto positivo della Nuova politica regionale (NPR). 

«Proprio quando i fondi del Cantone e della Confederazione si fanno più scarsi, è molto importante concentrarsi su alcuni temi centrali nel nostro Cantone strutturalmente piuttosto debole. Grazie ai fondi NPR, possiamo ad esempio realizzare il cluster svizzero «PhytoValley» e promuovere la collaborazione tra le aziende».  

La conferenza regiosuisse è l’appuntamento nazionale di tutti gli attori dello sviluppo regionale. Organizzata su richiesta della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), è dedicata a un tema di attualità legato allo sviluppo regionale. Nel 2025, la conferenza si è tenuta alla Certosa di Ittingen e ha affrontato il tema di come attivare il potenziale delle catene del valore regionali per un’economia sostenibile.

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Foto di origine: © Timo Kellenberger 

Conferenza regiosuisse: rafforzare l’economia regionale per contrastare le incertezze globali

Circa 130 esperti di sviluppo regionale provenienti da tutta la Svizzera si sono dati appuntamento alla Certosa di Ittingen per discutere sul potenziale delle catene del valore regionali. In un contesto economico globale sempre più imprevedibile, è fondamentale rafforzare l’economia delle regioni. 

La conferenza regiosuisse è l’appuntamento nazionale per tutti coloro che si occupano di sviluppo regionale. Organizzata per conto della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), tratta ogni anno un tema di attualità connesso allo sviluppo regionale. Il tema dell’edizione 2025 verteva sul potenziale delle catene del valore regionali. 

Le catene del valore regionali vanno ben oltre singoli progetti o aziende: sono parte integrante di un ecosistema dinamico nel quale interagiscono diversi attori. I partecipanti, provenienti da agenzie dello sviluppo regionale, uffici cantonali, aziende, organizzazioni e mondo scientifico, hanno discusso tra l’altro le seguenti tematiche: come si può attivare il potenziale delle catene del valore regionale? Quali partenariati possono generare impulsi in grado di sostenere la competitività e la resilienza?

La messa in rete degli attori è fondamentale

In 15 sessioni di approfondimento, i partecipanti hanno avuto modo di conoscere più da vicino e discutere esempi pratici e strumenti innovativi. I temi spaziavano dall’economia circolare intesa come motore della creazione di valore regionale alla carenza di manodopera qualificata nel turismo fino alla trasformazione industriale e all’innovazione nell’agricoltura. Il Cantone di Turgovia, che ha ospitato l’evento, ha presentato diversi esempi:

  • Industria del legno: Lignum Ost come cellula di innovazione per il settore forestale e la filiera del legno
  • Gestione dell’innovazione: creazione di un cluster di aziende specializzate nella produzione di medicinali, integratori alimentari e cosmetici a base di piante nella regione del Lago di Costanza (PhytoValley Switzerland)
  • Sviluppo partecipativo: la caserma municipale di Frauenfeld, ormai dismessa, è stata aperta alla popolazione e accoglie nuove iniziative che arricchiscono la vita sociale.
  • Attrattività della regione e turismo: il festival Street Art di Frauenfeld come motore della creazione di valore regionale.

Il direttore di regiosuisse Marc Münster ha affermato che per rafforzare le catene del valore regionali, è fondamentale che i vari attori facciano rete: «La conferenza regiosuisse alla Certosa di Ittingen ha offerto spunti interessanti oltre che occasioni di networking e scambio».

Sabine Kollbrunner, co-responsabile del settore Politica regionale e d’assetto del territorio alla SECO, ha riassunto così i risultati dei lavori della conferenza: «In un contesto economico globale sempre più imprevedibile, le catene del valore regionali assumono un’importanza crescente. La Nuova politica regionale consente alla Confederazione e ai Cantoni di sostenere le regioni rurali, le aree di montagna e le zone di confine, di dare impulsi all’innovazione e di promuovere l’economia regionale».

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Immagine: © Timo Kellenberger 

Podcast: «CdC: rafforzare le regioni attraverso l’intelligenza collettiva»

Le comunità delle conoscenze (CdC) riuniscono attori provenienti da diversi settori per promuovere insieme lo sviluppo regionale in Svizzera. Promosse da regiosuisse, sostengono l’attuazione della Nuova politica regionale (NPR) creando spazi di scambio di esperienze e di co-creazione per i progetti regionali. Come funziona questo formato e come si configura la collaborazione tra i partecipanti? I nostri ospiti Luc Jaquet e Laura Collaud ne parlano con noi ed esplorano, tra l’altro, i parallelismi tra resilienza individuale e territoriale.

Dalla crisi all’apprendimento collettivo

«Dopo le crisi, siano esse personali o territoriali, l’obiettivo non è solo quello di rimettersi in piedi, ma, se possibile, di disporre di strumenti che ci consentano di affrontare meglio le crisi future. L’essenziale è rivedere le proprie priorità e concentrare gli sforzi dove serve», spiega Luc Jaquet, senior project manager presso regiosuisse.

È proprio in questa logica che si inserisce una delle comunità delle conoscenze (CdC) di regiosuisse, un formato utilizzato per riunire gli attori dello sviluppo regionale attorno a temi portanti, quali l’economia locale, l’innovazione sociale o ancora l’economia circolare. Queste iniziative sono direttamente collegate agli obiettivi della Nuova politica regionale (NPR), che promuove dinamiche economiche innovative nelle regioni.

Tre workshop per trovare soluzioni concrete

Il funzionamento delle CdC si basa su tre workshop fisici che riuniscono un gruppo ristretto e complementare di circa 15-20 persone provenienti da diversi ambiti. «Un buon progetto regionale combina le competenze del mondo accademico, dei promotori di progetti concreti e degli attori pubblici», precisa Luc Jaquet.

L’obiettivo di questi workshop è triplice:

  1. Definire una comprensione comune delle sfide legate all’argomento trattato
  2. Condividere esperienze concrete che rispondano a tali sfide
  3. Rafforzare le competenze e proporre un trasferimento tramite regiosuisse

La Svizzera, un terreno fertile per la co-creazione

Secondo Luc Jaquet, che ha lavorato anche con altri paesi, la Svizzera e la sua vicinanza tra gli attori, in particolare le autorità pubbliche, facilitano particolarmente questa dinamica.

«In Svizzera, questa cultura del pragmatismo e della collaborazione consente di avanzare insieme in modo più efficace», spiega. Questa capacità di far dialogare universi diversi su un piano di parità è un punto di forza distintivo del sistema svizzero e un terreno fertile ideale per la co-costruzione di progetti NPR.

Esperienza: la città di Friburgo

Laura Collaud, specialista in marketing urbano presso la città di Friburgo, testimonia la sua partecipazione attiva alla CdC «economia locale». La considera un’opportunità di ispirazione, di networking e di trasferimento di competenze e sottolinea che molte città si trovano ad affrontare sfide simili. La condivisione di approcci ed esperienze non solo fa risparmiare tempo, ma migliora anche l’efficienza. Di fronte alle sfide del suo settore in evoluzione, era alla ricerca di buone pratiche, scambi stimolanti e accesso a nuove reti.

Durante la CdC ha presentato la strategia di marketing urbano della città di Friburgo, recentemente messa in atto: la sua genesi, la nascita del settore e l’attuazione del piano d’azione.Si tratta di un settore ancora giovane ma strettamente legato all’economia locale, la cui strategia si basa su una governance multipartner e ha già permesso di ottenere primi successi, ispirando anche altri territori.

 «Non potremmo farcela da soli: è necessaria la partecipazione di tutta una serie di partner locali, regionali e anche oltre», afferma, aggiungendo che l’intelligenza collettiva è diventata una necessità.

L’interesse suscitato dal suo intervento è stato tale che «non è mai riuscita a bere il suo caffè durante la pausa», tanto erano intensi gli scambi con le altre partecipanti e i partecipanti. Inoltre, la città di Friburgo si sta aprendo anche a livello internazionale, in particolare attraverso la sua appartenenza alla rete delle città creative dell’UNESCO, senza tuttavia perdere di vista il radicamento regionale e locale. Un esempio eloquente del ruolo delle comunità di conoscenze come catalizzatori di ispirazione e trasferimento.

NPR: una leva strategica per le regioni

Attraverso la Nuova politica regionale, la Confederazione svizzera e i Cantoni sostengono progetti che creano valore economico al di fuori dei grandi centri urbani. I servizi NPR cantonali accompagnano i promotori dei progetti – imprese, comuni, associazioni – offrendo loro un sostegno finanziario e metodologico.

Tutti i risultati di queste comunità di competenza sono resi pubblici e disponibili su regiosuisse.ch. Ciò consente non solo ai partecipanti di ritrovare i contenuti scambiati, ma offre anche l’accesso a tutte le altre persone interessate. Luc Jaquet sottolinea inoltre che alcune CdC, nel corso delle quali vengono individuate ulteriori esigenze di approfondimento, possono dare origine a quelle che vengono chiamate piattaforme tematiche permanenti. Ciò è già avvenuto per i temi della digitalizzazione e dello sviluppo regionale, nonché per quello dell’economia circolare.

Altri link:

Come delle case abbandonate nella Valle di Muggio si trasformano in un villaggio per gli ospiti

Trasformare case abbandonate in un vivace villaggio turistico: è questa l’idea alla base dell’Albergo Diffuso Monte Generoso. Claudio Zanini, uno dei promotori del progetto, punta sull’identità regionale, la sostenibilità e la creazione di valore aggiunto per il territorio locale. La Nuova politica regionale (NPR) sostiene finanziariamente il progetto, consentendo così la realizzazione di un concetto alberghiero decentralizzato in una regione periferica. Scoprite nel video come, nel cuore del Ticino, una valle intera e la sua regione alpina traggono vantaggio dal turismo e gli ospiti diventano parte integrante della vita del villaggio.

Una piccola oasi nell’estremità meridionale della Svizzera: attraverso strade tortuose fiancheggiate da boschi, piccole cappelle e viuzze serpeggianti si raggiunge il villaggio di Scudellate nella Valle di Muggio. Un tempo colpito dall’emigrazione e minacciato, ora sta rifiorendo.  Alle sue spalle il Monte Generoso, davanti la vista sulla pianura italiana. Nelle giornate limpide si vede lo skyline di Milano e, con una visibilità perfetta, con il binocolo si scorge persino il Duomo.

Ospiti nella vita quotidiana di una valle nella regione del Monte Generoso

Qui, all’Albergo Diffuso Monte Generoso, Claudio Zanini accoglie personalmente i suoi ospiti. Con calore e una filosofia tutta sua: quella di una vita tranquilla in armonia con la natura. Indirizza gli ospiti sui sentieri escursionistici giusti, si prende cura di loro, racconta, ride. «Non viaggio più, sono i viaggiatori che vengono da me. Durante la stagione parliamo quattro o cinque lingue e ascoltiamo storie da tutto il mondo». Spesso nascono amicizie e molti ospiti tornano.

L’Albergo Diffuso è un concetto di hotel decentralizzato che punta sull’identità regionale, la sostenibilità e la creazione di valore locale. Diverse infrastrutture nella regione del Monte Generoso, come ristoranti, hotel, B&B, ostelli, rifugi e negozi con diversi proprietari, sono riunite sotto un unico marchio.
I servizi centralizzabili come il marketing, la comunicazione, ma anche gli acquisti, la logistica, i trasporti e l’accoglienza vengono raggruppati a vantaggio di tutti, perché in questo modo le singole aziende risparmiano sui costi.

Nel 2021 è stato avviato il progetto dell’Albergo Diffuso con la ristrutturazione dell’Osteria Manciana e dell’ostello di Scudellate. Negli anni successivi sono stati ristrutturati e aperti al pubblico il Panorama Lodge «La Casa dei Gelsi», la Capanna «Alpe di Caviano» e l’Hotel «Cà Nani». Quest’ultimo si trova in un altro villaggio della Valle di Muggio. Attualmente sono quindi cinque le strutture ricettive affiliate al progetto. A Scudellate tre delle strutture ricettive si trovano a pochi passi l’una dall’altra, mentre le distanze dalle altre sono leggermente maggiori. Gli ospiti che scelgono uno di questi alloggi dell’Albergo Diffuso non si limitano a pernottare, ma si immergono nella vita della regione con la sua ricca offerta naturalistica e culturale. Fanno la spesa nel negozio del paese, mangiano nel grottino, passeggiano nei boschi di castagni. Incontrano la gente del posto e scoprono molti luoghi in altri piccoli villaggi.

Il sostegno della Nuova politica regionale (NPR) come parte del percorso

Claudio Zanini, originario della regione, ha acquistato per questo scopo alcune case nel suo paese natale, vecchi edifici in pietra, alcuni dei quali quasi in rovina. La realizzazione di un progetto di questo tipo è impegnativa e richiede, oltre all’idealismo, anche risorse e un’attenta pianificazione. In questo senso, il progetto è stato decisamente rafforzato dal sostegno della Nuova politica regionale (NPR). Secondo Claudio Zanini, promotore del progetto, il contributo finanziario della NPR ha permesso di sviluppare gradualmente l’iniziativa e di realizzare le prime fasi.

La Nuova politica regionale è, secondo Zanini, «la base dell’intero progetto». Grazie al suo sostegno finanziario è stato possibile realizzare il progetto di ristrutturazione dei vecchi edifici e avviare l’attività dell’Albergo Diffuso.

Impatto turistico per un’intera regione

Anche Nadia Fontana Lupi, Direttrice di Mendrisiotto Turismo, vede il potenziale del progetto ben oltre i singoli pernottamenti. Nel video spiega: «L’Albergo Diffuso porta nuova vita nella valle e sul Monte Generoso. Non si tratta solo di turismo, ma di impulso economico, identità regionale e nuova consapevolezza per la popolazione locale».

Il progetto Albergo Diffuso è un esempio di come la Nuova politica regionale possa dare nuovi impulsi. Proprio nelle regioni periferiche come la Valle di Muggio si vede concretamente cosa può significare lo sviluppo regionale: si utilizzano le risorse locali esistenti, nascono nuove offerte, si rafforza l’identità della regione. Il valore aggiunto rimane nella valle e i villaggi ricevono nuovo slancio.

Attualmente l’Albergo Diffuso conta circa 80 posti letto. L’obiettivo è quello di costruire ulteriori infrastrutture nei prossimi anni e di sviluppare ulteriormente il concetto, con nuove case e soluzioni digitali per far prosperare ulteriormente la regione. A tal fine è necessaria una politica che continui a sostenere tali iniziative.

«La NPR ha un grande impatto e continuerà ad averlo anche in futuro», afferma Zanini.

Maggiori informazioni sulla NPR e su come promuove le idee progettuali nelle regioni:

Responsabili NPR
Per saperne di più sull’Albergo Diffuso Monte Generoso
Per saperne di più sulla regione del Mendrisiotto e del Basso Ceresio
Guida pratica a uno sviluppo regionale di successo

Foto © Albergo Diffuso Monte Generoso

Martigny: inaugurato il parco tematico unico nel suo genere Barryland

Giovedì 14 agosto 2025 è stato inaugurato il nuovo Barryland a Martigny alla presenza della presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter. Il parco tematico è dedicato all’affascinante mondo dei cani San Bernardo e rappresenta un’innovazione turistica di rilievo su una superficie di 22 000 m², promossa dalla Nuova politica regionale.

All’inaugurazione, la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter si è presentata con il suo cane padrino «Zeus» e ha dichiarato: «Il nome Barry è ancora oggi sinonimo di coraggio ed eroismo. Con lui, Barryland rende omaggio a un’intera tradizione svizzera». Anche la Fondation Barry ha dovuto dar prova di coraggio per sostituire il suo vecchio museo con un parco a tema completamente nuovo. Il budget ammontava infatti a 24 milioni di franchi svizzeri.

Il finanziamento è stato garantito dall’impegno congiunto di numerose aziende, fondazioni, istituzioni pubbliche e fondi propri. A ciò si è aggiunta una campagna di raccolta fondi mirata. La Nuova politica regionale ha sostenuto già nel 2017 lo studio di fattibilità per il nuovo parco tematico e in seguito ha contribuito in modo significativo alla sua realizzazione con un prestito senza interessi. Anche Innotour ha dato il suo contributo, con l’obiettivo di promuovere ancora di più il Vallese come regione turistica e aumentare il valore aggiunto lungo l’intera catena del valore.

I cani San Bernardo come attrazione

Oggi nel parco tematico vivono oltre 30 cani San Bernardo. Cinque mondi simbolici presentano ciascuno un tratto caratteristico tipico del San Bernardo: il salvatore, l’amico, la star, il buongustaio e il giocatore. Il cuore del complesso è l’edificio principale a forma di zampa di cane, progettato da uno studio di architettura locale, con circa il 70% delle imprese regionali coinvolte nella sua realizzazione.

Innovazione turistica e nuovi posti di lavoro

Auguriamo a Barryland che l’impegno regionale e il coraggio di innovare diano i loro frutti. Finora Jean-Maurice Tornay, presidente della Fondation Barry, si dice soddisfatto: «La chiave è stata ed è tuttora un’offerta turistica competitiva con un museo vivente unico nel suo genere, 14 nuovi posti di lavoro e un ristorante ampliato».

Link:

Podcast: «graubünden nachhaltig»

Il progetto NPR «Programm graubünden nachhaltig» mira a orientare in modo sostenibile il marchio regionale Grigioni con la sua rete. Nell’ambito del programma, una ventina di partner attivi in diversi settori si scambiano idee per sviluppare la regione in modo sostenibile. In questa puntata del podcast Tanja Jacobson, Marc Kollegger e Michael Caflisch raccontano come ciò avverrà e come si articola la collaborazione tra i partner. 

Posizionare i Grigioni come regione sostenibile

«Il marchio graubünden si propone come attore del cambiamento. Il progetto NPR «Programm graubünden nachhaltig» crea le condizioni quadro che consentono uno sviluppo comune dei partner del marchio», spiega Tanja Jacobson, responsabile del programma «graubünden nachhaltig». L’obiettivo è di sviluppare i Grigioni in tutte e tre le dimensioni della sostenibilità: economica, ecologica e sociale. In questo modo, i partner avranno gli strumenti per affrontare le sfide future e allo stesso tempo migliorare la loro performance in termini di sostenibilità.

Tanja Jacobson e il suo team fanno in modo che i partner provenienti dai settori più diversi si incontrino, curino lo scambio, sviluppino nuove idee e soluzioni e promuovano innovazioni sul tema della sostenibilità. Il «laboratorio» è un formato che favorisce questo scambio.

«Il contributo del marchio graubünden consiste nella gestione, organizzazione e moderazione del processo di sostenibilità all’interno della rete di partner.»

Marchio graubünden

Succo di mela regionale anziché succo d’arancia importato

I partner del marchio graubünden contribuiscono a definire il futuro del territorio come luogo di vita e di attività economiche e allo stesso tempo traggono vantaggio dalla messa in rete. Ne sono un esempio i Servizi psichiatrici di Grigioni (PDGR): ispirati dallo scambio all’interno della rete, hanno deciso di servire ai loro aperitivi succo di mela regionale al posto del succo d’arancia importato. «Anche piccole misure possono avere un grande effetto», afferma Marc Kollegger, CEO dei PDGR. «Il succo di mela è molto apprezzato, soprattutto se si spiega che è un prodotto più sostenibile». Il PDGR discute anche temi di sostenibilità più ampi:

  • Come si può promuovere la biodiversità nell’area delle cliniche di Waldhaus e Cazis?
  • Come può articolarsi un piano di mobilità orientato al futuro che garantisca un’operatività 24 ore su 24 e che includa sia il trasporto pubblico che quello individuale per il personale?

Essendo un importante datore di lavoro nella regione, i Servizi psichiatrici hanno una responsabilità nei confronti dei pazienti ma anche dei propri collaboratori e collaboratrici. La sostenibilità è quindi diventata da tempo un tema strategico. «Abbiamo un ritardo da recuperare in materia di sostenibilità», afferma Marc Kollegger. La partecipazione al progetto NPR «Programm graubünden nachhaltig» dovrebbe contribuire a sviluppare misure di attuazione concrete.

Un programma di sostenibilità che guarda al futuro

Il progetto NPR «Programm graubünden nachhaltig» di attuazione della NPR ha durata e finanziamento triennale. Il cofinanziamento è subordinato alla partecipazione attiva dei partner, sia sotto forma di contributo finanziario che di collaborazione diretta. Nell’ambito della Nuova politica regionale (NPR), il Cantone dei Grigioni sostiene questo programma insieme alla Confederazione con un contributo a fondo perduto pari a un quarto dei costi totali. Michael Caflisch, responsabile dello sviluppo turistico del Cantone dei Grigioni, conclude: «Il programma NPR convince perché promuove il rafforzamento della piazza economica grigionese e consente a numerosi partner attivi in settori diversi di creare un valore aggiunto per il Cantone».

Marchio graubünden

Il marchio graubünden è stato lanciato nel 2003. All’epoca il governo cantonale aveva chiesto la creazione di un marchio regionale intersettoriale per rafforzare in modo sostenibile la posizione economica dei Grigioni.

Il marchio punta a trasmettere e rafforzare i valori fondamentali della regione – autenticità, benessere e lungimiranza – presso gli abitanti, le aziende e i turisti e vuole contribuire a posizionare i Grigioni come luogo attrattivo in cui vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero.

Il progetto NPR «Programm graubünden nachhaltig» è uno dei tanti strumenti di lavoro per raggiungere questo obiettivo.

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Robotica per le PMI: rimanere all’avanguardia con il sostegno della NPR

Rendere la robotica utilizzabile per le PMI della regione dell’Alto Reno: questo è l’obiettivo del programma di finanziamento europeo Robot Hub Transfer. L’Hightech Zentrum Aargau è partner del progetto e fornisce conoscenze, reti e consulenza alle aziende locali su tutti gli aspetti della robotica. La Nuova Politica Regionale (NPR) contribuisce finanziariamente alla creazione di una rete di robotica nella regione dell’Alto Reno. Guardate il video per scoprire come Hygentile sta testando l’automazione robotizzata della manipolazione delle lattine presso il birrificio Mischmasch:

La crescente carenza di manodopera qualificata e la crescente concorrenza stanno mettendo alla prova anche le aziende della regione dell’Alto Reno: le imprese devono osare nuove soluzioni per garantire il proprio futuro. È qui che entra in gioco il progetto europeo Interreg Robot Hub Transfer.

Più competenze sulla robotica per le aziende della regione dell’Alto Reno

Il Centro di alta tecnologia di Argovia (HTZ) è un partner di progetto di Robot Hub Transfer e fornisce conoscenze, reti e consulenza alle aziende locali su tutti gli aspetti della robotica. In questo modo, sostiene le PMI nell’utilizzo dei robot in modo efficiente ed economico. Christoph Brunschwiler – esperto di innovazione e tecnologia presso l’HTZ – spiega: “Mettiamo l’azienda al centro e ci assicuriamo che abbia accesso alle tecnologie giuste, alle competenze necessarie e ai finanziamenti adeguati”. Questo perché soprattutto le PMI spesso non hanno le competenze necessarie per testare e implementare sistemi robotici in modo adeguato ed economico.

Il progetto Robot Hub Transfer crea una solida base decisionale analizzando la situazione attuale ed esaminando la fattibilità e la redditività. Ciò consente alle PMI di valutare se vale la pena investire nella tecnologia robotica. Il rischio imprenditoriale può così essere ridotto al minimo.

Robotica in pratica: collaborazione con la PMI locale Hygentile

Un esempio di successo che beneficia della rete di robotica nella regione dell’Alto Reno è Hygentile, una PMI regionale specializzata nel riempimento e nella sigillatura di lattine. I piccoli produttori riempiono e sigillano le lattine per bevande in singole fasi. La soluzione sviluppata da Hygentile combina queste singole fasi in una sola e lo fa in un ambiente con gas inerte. Di conseguenza, la bevanda non entra in contatto con l’aria in nessun momento dell’intero processo di riempimento e sigillatura, preservando il sapore della bevanda e prolungandone la durata di conservazione. “L’innovazione di processo era già presente in Hygentile, quello che mancava era l’automazione della gestione delle lattine e delle linguette”, spiega Christoph Brunschwiler. Una collaborazione con la FHNW è nata grazie all’HTZ. L’Istituto per l’Automazione della FHNW ha chiarito la questione di quale soluzione potesse essere utilizzata per automatizzare la manipolazione di lattine e linguette durante il riempimento e la sigillatura. L’istituto ha quindi sviluppato un prototipo funzionale in collaborazione con Hygentile.

Non è solo il microbirrificio Mischmasch, dove è stata sperimentata questa fase di automazione, a beneficiare di questa innovazione, ma anche l’intera regione dell’Alto Reno, come sottolinea Andreas Kunzmann di Hygentile: «Lo sviluppo, la produzione e la vendita avvengono nella regione. Vengono forniti servizi e vengono create aziende che generano posti di lavoro».

Il finanziamento della NPR come fattore decisivo

Grazie al finanziamento della NPR, la PMI Hygentile della regione dell’Alto Reno ha potuto esaminare come migliorare il proprio processo di riempimento e sigillatura. Lo scambio di conoscenze con la FHNW e la mediazione delle parti coinvolte da parte dell’HTZ sono stati fondamentali per rendere possibile questo risultato.

Maggiori informazioni:

NRP im Terrain: Neues Projektvideo zu «Digivitis»

La NPR sur le terrain: nouvelle vidéo du projet «Digivitis»

Un consorzio formato da scuole universitarie, aziende tecnologiche e viticoltori ha sviluppato «Digivitis», un progetto volto a ottimizzare il lavoro dei viticoltori attraverso una piattaforma digitale e un apparecchio interconnesso («collector») e che permette di ottimizzare il lavoro dei viticoltori.

Lingua del video: francese con sottotitoli in italiano

NRP im Terrain: Neues Projektvideo zu «VisitLocals»

NPR sul terreno, nuovo video sul progetto VisitLocals

La piattaforma VisitLocals.ch propone escursioni, viaggi brevi e altre offerte di svago in Svizzera che permettono di vivere esperienze autentiche e insolite, scoprire luoghi e persone e sviluppare forme di turismo sostenibile.

Lingua del video: tedesco con sottotitoli in italiano