Convenzione delle Alpi: presidenza svizzera

Il 10 dicembre la Svizzera ha assunto la presidenza 2021–2022 della Convenzione delle Alpi, l’accordo internazionale sottoscritto dai Paesi dell’Arco alpino per lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna. La responsabilità legata all’incarico è affidata all’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), che ha scelto il clima come tema centrale. La Svizzera utilizzerà la presidenza per rafforzare la cooperazione in materia di protezione e adattamento ai cambiamenti clima­tici oltre che per affrontare temi importanti, quali le città alpine, la mobilità ciclistica, l’edilizia e il risanamento sostenibili nello Spazio alpino e la cooperazione con i giovani.

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Strategia per uno sviluppo sostenibile 2030

In novembre il Consiglio federale ha posto in consultazione la Strategia per uno sviluppo sostenibile 2030 che illustra come il governo intende attuare l’Agenda 2030. Con la strategia, lo sviluppo sostenibile diventa un requisito da soddisfare per tutti i settori politici della Confederazione. La strategia individua una particolare necessità di intervento e coordinamento nei settori «consumo e produzione sostenibili», «clima, energia e biodiversità» e «pari opportunità» e indica come l’economia, il mercato finanziario, la formazione, la ricerca e l’innovazione possano favorire lo sviluppo sostenibile. Al termine della consultazione il Consiglio federale adotterà un piano d’azione per gli anni 2021–2023.

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Interreg compie 30 anni

Interreg, lo strumento europeo che promuove la cooperazione transfrontaliera, compie 30 anni. Fin dall’inizio vi partecipano anche partner svizzeri. La pubblicazione «30 Jahre Interreg – 30 ans d’Interreg – 30 anni di Interreg» propone una retrospettiva e rivolge uno sguardo al futuro. Dà la parola a attori attivi a livello di programma, a promotori di progetti e a rappresentanti della politica svizzeri ed esteri, che raccontano la loro esperienza ed evidenziano l’importanza dei singoli programmi e le opportunità che la cooperazione trans-frontaliera e transnazionale offre e continuerà ad offrire alle regioni.

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interreg.ch

Modello del traffico viaggiatori a livello nazionale (MTVN)

Il Dipartimento federale dell’ambite, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha sottoposto a revisione il Modello del traffico viaggiatori a livello nazionale (MTVN), che è ora a disposizione delle autorità, delle imprese di trasporto e di altri attori per l’elaborazione di pianificazioni e analisi. Lo strumento permette ad esempio di studiare le ripercussioni di progetti di trasporto sul comportamento di mobilità della popolazione. Il modello MTVN si fonda sullo stato di base del sistema svizzero dei trasporti nel 2017 e considera i modi di trasporto automobile, trasporto pubblico, bicicletta e traffico pedonale. Il nuovo modello distingue circa 8000 zone di traffico in Svizzera, 5000 in più della versione precedente, e considera anche le strade di quartiere e tutti gli orari del trasporto pubblico. Nel complesso, il nuovo MTVN offre una panoramica più dettagliata delle singole regioni.

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Prospettive di sviluppo per le regioni di montagna

La maggioranza della popolazione svizzera auspica che anche le regioni di montagna possano usufruire di buone opportunità di sviluppo. La Confederazione è quindi chiamata ad adottare misure di promozione adeguate. Gli abitanti delle regioni di montagna e gli attori della politica e dell’economia ritengono che il miglioramento dell’offerta per le famiglie e una migliore accessibilità a livello di trasporti siano le due priorità più importanti che la Confederazione deve seguire nella sua politica per le regioni di montagna. È quanto risulta da un’inchiesta rappresentativa sulle prospettive di sviluppo delle regioni di montagna svizzere commissionata dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) nell’autunno 2019. I risultati dell’inchiesta confluiranno tra l’altro nelle riflessioni sull’ulteriore sviluppo della Nuova politica regionale (NPR) e della politica per le aree rurali e le regioni montane.

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La NPR ai tempi del coronavirus

Le regioni target della NPR sono particolarmente toccate dagli effetti economici del coronavirus: le regioni di montagna a causa della loro forte dipendenza dal turismo, i Cantoni industriali di Neuchâtel e Giura a causa del crollo delle esportazioni e il Ticino a causa della sua vicinanza con la Lombardia, che l’ha costretto ad adottare le misure più restrittive contro la diffusione del virus. La Confederazione e i Cantoni hanno reagito prontamente anche a livello di NPR: hanno concesso dilazioni per l’ammortamento dei mutui NPR, hanno orientato il coaching ai bisogni delle aziende nel contesto di crisi e hanno dato un impulso supplementare ai progetti di digitalizzazione. La NPR continuerà ad impegnarsi per il superamento della crisi.

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